Chi ha paura del cane nero?

Come fare per fotografare un cane nero? Questo è sicuramente un tema di discussione molto frequente perchè prima o poi capita a tutti di trovarsi di fronte ad un soggetto con il pelo scuro o completamente nero. E quindi come facciamo ad affrontare il problema?

Quali sono le accortezze per ottenere buoni risultati e come impostare la macchina fotografica in maniere efficace? Ecco alcune considerazioni sull’argomento. 

Prima di iniziare ti segnalo un altro articolo con 5 consigli pratici per iniziare a fotografare i nostri amici a 4 zampe!!!

Il soggetto scuro o nero

Un soggetto scuro o nero ha come caratteristica fisica quella di assorbire luce, invece di rifletterla, di conseguenza ci appare scuro. L’esposimetro della macchina fotografica lavora misurando la luce riflessa, e quindi? 

La prima cosa da fare è facilitare il lavoro della nostra macchina fotografica. E’ necessario scegliere condizioni ottimali per permettere alla reflex di leggere correttamente questo tipo di situazione, ottenendo così una corretta esposizione ma anche una precisa messa a fuoco.

Prima di tutto cerchiamo di posizionarci in un contesto luminoso facilmente gestibile, quindi evitiamo luci dirette e troppo dure. Cerchiamo di proporre al nostro esposimetro la misurazione di una scena bilanciata e priva di forti contrasti luminosi.

Valutiamo la dimensione del soggetto all’interno dell’inquadratura, ad esempio se il soggetto scuro occupa il 50%/ 60% di spazio nel nostro scatto dovremo gestire e scegliere l’area di misurazione tenendo conto della superficie di questa zona (le modalità più comuni sono matrix, semispot, spot)

Può essere utile utilizzare il controllo compensazione per tarare la lettura dell’esposimetro (+/-) in maniera più accurata facendo comunque attenzione a mantenere tutte le aree luminose in una zona di sicurezza. Personalmente non utilizzo quasi mai la compensazione ma mi affido all’istogramma. L’istogramma non mente mai, impariamo a leggerlo e a utilizzarlo sempre.

Scattiamo in RAW per avere un maggior margine di controllo, in post produzione, su eventuali recuperi nelle diverse zone. Preferibilmente cerchiamo di sfruttare valori ISO bassi lavorando piuttosto sull’apertura diaframma e sul tempo di scatto (per quanto sia possibile).

Per aiutare la messa a fuoco è importante sfruttare un punto di appoggio luminoso, con il giusto contrasto, sul quale il nostro sistema AF andrà ad agganciarsi, per esempio nel ritratto possiamo sfruttare l’occhio del cane.

TRATTIAMO IL NERO CON CURA IN POST PRODUZIONE

Anche se il pelo nero è “acromatico”, o almeno in parte, lo dobbiamo trattare con estrema cura. Dobbiamo considerare la sua profondità, sia in termini di luminosità che di tinta colore. Eliminiamo solo eventuali dominanti parassite misurando la componente di disturbo ed evitando di appiattire completamente la gamma dinamica e tonale del nostro nero.

Il flusso di lavoro utilizzato in post produzione dovrà sfruttare strumenti per dare forza al nero, senza creare artefatti con tonalità miste e gradazioni tonali contaminate, ricordiamoci che stiamo lavorando sul soggetto della foto e non possiamo permetterci di rovinare il nostro scatto.

E SE IL CANE E’ BIANCO E NERO?

Capita molto spesso di dover gestire il cane bicolore, bianco e nero per esempio un Border Collie. In questo caso il lavoro di attenzione diventa doppio perchè dovremo esporre il soggetto in modo da preservare sia le parti bianche che le parti nere (salvo ovviamente scelte personali).

In ogni modo è sempre consigliato esporre il soggetto in maniera indiretta sfruttando luci morbide.

PILLOLA SULL’ESPOSIMETRO

L’esposimetro della macchina fotografica TTL (“through the lens”, ovvero “attraverso la lente”) effettua una misurazione della “luce riflessa” nell’area attiva che gli stiamo dicendo di considerare. Il valore della misurazione rappresenterà una media dell’intensità luminosa presente in quella zona.

Inoltre l’esposimetro è tarato sul grigio medio, ovvero un grigio che riflette il 18% della luce che lo colpisce, questo valore luminoso rappresenta in effetti la nostra percezione ottimale nel vedere le cose che ci interessano.

Sei interessato a partecipare al prossimo CORSO?

Per partecipare al prossimo corso di dog photography di Mattia Gorno Photo ecco alcuni suggerimenti importanti che voglio condividere con tè per aiutarti a rimanere informato sul calendario delle attività e darti la possibilità di accedere alle classi nei corsi di gruppo. Per i corsi individuali invece contattami per prenotare un incontro!!!
N

Iscriviti alla newsletter.

N

Segui la mia pagina facebook.

N

Contattami per organizzare il tuo corso individuale.

N
Segui le strutture convenzionate con Mattia Gorno Photo

 

error: © Mattia Gorno 2020

Pin It on Pinterest

Share This